Due amiche da sempre, due mamme e un blog in cui condividono il loro modo di essere
genitori: è la storia di Flavia e Manuela e del blog Genitorialmente, la loro
creatura digitale nata ad aprile 2014 nella loro mente e un mese dopo sul web. Il
target di questa interessante iniziativa, che in meno di un anno ha quasi 100
lettori fissi ogni mese, sono i genitori di bambini nella fascia 0-3 anni, ma
anche i genitori di ragazzi e adolescenti.
“Ce lo
siamo regalate per la festa della mamma. – dice Manuela – Flavia è un carro armato
e ha imposto un ritmo frenetico per rispettare quella data, e così grazie alla
sua caparbietà abbiamo inaugurato il nostro blog il giorno 11 maggio 2014. Nasce in un momento molto particolare, per me era necessario trovare
un’idea che mi portasse via da tutti i pensieri negativi di quel periodo,
dovevo obbligare il mio cervello a pensare a qualcosa di bello.
Così è
nata l’idea del blog, ne ho parlato con la mia amica Flavia e non solo non mi
ha detto che ero pazza ma il nostro cocktail di idee è diventato Genitorialmente! E’ il mix di quello
che sono le nostre principali passioni: essere mamme, parlare dei nostri figli
e cogliere le sfide."
Flavia,
amica di Manuela da 35 anni (una vita se pensiamo che hanno poco più di 40 anni!)
non se lo è fatto ripetere due volte: “Quando Manu mi ha chiamato svelandomi il
suo progetto mi sono subito fatta prendere dal mio solito entusiasmo e ho
cominciato a predisporre tutto quel che ci serviva per portarla avanti. Del
resto ho una laurea in informatica, mi piace leggere, scrivere e fare piccoli
progetti creativi con i bambini. Riuscire a ritagliare qualche minuto tutto per
me per scrivere o per fare la manutenzione del sito non è semplice, ma come
sempre se si ha la passione si può fare tutto. Così il consiglio è proprio
questo: se qualcosa ci fa stare meglio dobbiamo trovare il tempo e il modo di
farlo."
Le due
amiche sono unanimi nel sottolineare la loro soddisfazione per questo progetto che
le ha portate a creare un gruppo su Facebook intitolato “Adolescenza AAA
istruzioni per l'uso cercasi” e la Community “Il bambino non è un piccolo
adulto” su Google Plus. “Abbiamo
pensato che tramite il blog avremmo potuto aiutare altri genitori e al contempo
confrontarci con loro per cercare di imparare a fare il lavoro più difficile
del mondo. Dedichiamo tantissimo tempo al blog, ma siamo felici. In questo
periodo più che mai siamo impegnate su mille fronti e come donne ancora di più."
Il
blog è stato un toccasana anche per loro stesse, come spiega Manuela: “Il blog
mi ha dato più sicurezza come persona, spesso mi ritrovo a guardare con
orgoglio i risultati che abbiamo raggiunto. Il blog è anche argomento di
dialogo con le mie figlie, io adoro vedere nei loro occhi quella luce che
deriva dal confronto che abbiamo ogni volta che ne parliamo insieme."
Il
loro consiglio per chi vuole iniziare una nuova avventura è di creare qualcosa
che piace e possibilmente in coppia con un’amica. Il valore dell’amicizia è ben
sintetizzato da Flavia: “Io e Manu siamo amiche da circa 35 anni, detto così
sembra una cosa mostruosa, ma in realtà non ce ne siamo neppure accorte: anno
dopo anno siamo cresciute, ci siamo sposate con uomini che ora hanno fatto
amicizia tra loro e abbiamo avuto dei figli. Ma tra noi abbiamo continuato a
fare le stesse cose: chiacchierare ad un ritmo impressionante, darci consigli
(anche quando non richiesti) e supportarci l’un l’altra nei momenti più
difficili.”
E Genitorialmente è un nuovo elemento in comune che le ha rese, se
possibile, ancora più felici e ancora più amiche
martedì 24 febbraio 2015
venerdì 13 febbraio 2015
Disegna con Nicole! Un progetto nato su carta per mamme e bambini
Molti progetti
imprenditoriali nascono sulla carta, ma solo alcuni riescono ad affermarsi.
Quello che vi sto per raccontare ha nella carta la sua essenza e oggi è una
splendida realtà.
Si
chiama “Disegna con me” ed è una raccolta di album (scaricabili in formato PDF dai principali bookstore online) per mamme che vogliono
disegnare per i loro bambini. La protagonista di questa storia è Nicole, una
mamma art director di Torino, che dopo la nascita della sua Gaia, ha dovuto
reinventarsi un lavoro e ha scelto quello che faceva tutti i giorni con la sua
bimba, ovvero disegnare.
“L’idea è nata un anno fa a valle di un periodo di
grande confusione in cui ho dovuto chiudere il mio studio di consulenza –
esclama Nicole – Dopo la gravidanza mi sono accorta di essere uscita dal mio
network di clienti. Dopo qualche mese difficile in cui ho mandato
centinaia di curriculum ho letto un suggerimento su un giornale di psicologia. Consigliava
a chi era nella mia situazione il “mese del silenzio”, vale a dire prendere un
mese di tempo per riflettere sulle proprie vere aspirazioni e concentrarsi
sulle cose che ci fanno stare bene. E così ho fatto.
E’ stato utilissimo! Tutti i giorni scrivevo su un
pezzo di carta le cose che mi facevano stare bene durante la giornata e dopo un
mese mi sentivo rigenerata. Ho riletto quello che avevo scritto ed il tutto si
riassumeva in una cosa sola: disegnare con la mia bambina. E allora mi sono
detta: perché non provare a trasformare il mio divertimento in qualcosa di più?”
Da qui
la decisione di trasformare l’idea in un vero e proprio progetto: “Ho iniziato così a pubblicare album per mamme che
vogliono disegnare per i loro bambini. Adesso sono un’autrice indipendente e la mia
filosofia è dare un’occasione per stare insieme ai bambini in modo spensierato. Con i disegni nei miei album ci sono consigli utili per
divertirsi con i colori e occasioni per farsi le coccole. Sono
molto romantica!”
Il
cuore del progetto si basa sul fatto di dare a tutte le mamme, anche quelle che
lavorano a tempo pieno, gli strumenti per disegnare ai loro bambini. Le mamme
di oggi hanno infatti davvero poco tempo libero, tra lavoro e gestione della
casa, ed è importante riuscire a trascorrere momenti di qualità con i propri
figli. Nicole è in grado di offrire un’occasione alle mamme super impegnate,
permettendo loro di fare qualcosa di arricchente insieme ai loro figli.
Dopo 13 anni nel marketing come dipendente prima e libero professionista poi, oggi Nicole può dirsi davvero realizzata: “Sono molto felice e soddisfatta, a prescindere da qualunque risultato economico, perché ho vinto una grande sfida personale! E ce l’ho fatta con le mie sole forze, potendo contare sull’aiuto di tante persone che mi sono state veramente vicine, ciascuna a suo modo. In più mi sento soddisfatta una seconda volta perchè questa attività mi ha permesso di riprendere in mano la passione per il disegno, mai approfondita ma tanto amata, e questo mi fa stare veramente bene.”
lunedì 2 febbraio 2015
L’agriturismo è rosa. Un viaggio da nord a sud alla scoperta di donne intraprendenti
Oltre
20.000, di cui più di 7.000 intestati a
donne: sono i numeri delle aziende agrituristiche in Italia. Dietro questi
dati ci sono storie meravigliose di uomini, donne ma soprattutto famiglie che
hanno scelto di dedicarsi a questa attività, spesso cambiando completamente
vita.
“Agriturismo
in fiera” è stata l’occasione per parlare con alcune imprenditrici del settore
e conoscere le loro storie. Storie di
impegno e sacrificio accomunate da 2 parole: “amore” e “passione”. Sarebbe
bello girare l’Italia per raccontarle tutte, ma forse non basterebbe una vita! Ne
ho selezionate tre che rappresentano un viaggio
ideale da nord a sud. E allora…si parte!
Il percorso
comincia all’estremo nord del nostro Paese, al confine con l’Austria. Siamo in Alto Adige nella Val di Vizze, immersi in uno scenario incantevole sia d’estate che
d’inverno. Un luogo magico adatto agli escursionisti che desiderano vivere la natura allo stato puro.
Qui
incontro Maria, una donna tenace che nel 1997 ha conosciuto cosa significa
vedere andare in fumo ciò che con pazienza aveva costruito con i propri cari.
La sua casa è stata, infatti, distrutta da un incendio che non ha minato, però,
le fondamenta della propria famiglia.
E così
a 40 anni Maria ha deciso di
rinunciare al suo lavoro di insegnante per dedicarsi ai figli e aprire col
marito il Bacherhof, un agriturismo dedicato agli escursionisti. Qui si può
passeggiare in tutti i modi: a piedi, a cavallo e attraverso il Nordic Walking.
Passo
dopo passo i sacrifici sono stati ripagati, al punto che dopo tanti anni Maria
e la sua famiglia hanno aperto una seconda struttura.
Dopo
aver respirato a pieni polmoni l’aria di montagna è giunta l’ora di partire,
non solo nello spazio, ma anche nel tempo. Raggiungo così il borgo medioevale Cisterna, nel cuore
delle Marche e, in particolare, del Montefeltro, terra ricca di citazioni
dantesche.
E’ sorprendente scoprire come
Stefania, insieme a suo marito e i
suoi 4 figli, abbiano trasformato un complesso medioevale in un agriturismo
diffuso, mantenendo intatta la magia del territorio.
Ma è
ancora più sorprendente la genesi della storia: lui dirigente, lei bancaria
decidono che la loro vita a Bologna non era quella che sognavano. Si sono
concessi sei mesi di tempo per fare chiarezza sul proprio futuro e alla fine
hanno individuato in borgo Cisterna il luogo dove vivere il proprio futuro. Qui
hanno deciso di investire tutti i loro risparmi dopo aver lasciato i rispettivi
lavori.
All’interno
di questo borgo hanno potuto conoscere e far scoprire ai propri ospiti il sapore della vita di un tempo, con i
suoi ritmi così diversi. E Stefania è
felicissima per la scelta fatta con la sua famiglia: “Ora possiamo vivere
la nostra vita senza aspettare che qualcun altro ce la faccia vivere chissà
quando. Non tornerei più indietro”.
Io
invece, a malincuore, devo lasciare questo borgo. Nel mio viaggio verso sud mi
aspetta, però, una tappa altrettanto bella: Morcone, in provincia di Benevento.
Qui, al confine tra Campania e Molise, si trova l’agriturismo gestito da Carla, una donna piena di energia
nonostante i tanti anni di lavoro alle spalle.
Nel
’95 insegnava lontano dalla sua terra e inseguiva il tanto ambito posto fisso.
Obiettivo raggiunto dopo aver vinto più di un concorso ministeriale. Tutto
finito? No. Dopo un po’ Carla decide che quella vita non era fatta per lei.
Da
qui la decisione di tornare a casa per rilevare
e ristrutturare un antico casolare dell’800, creando così la sua azienda agrituristica.
Carla,
in questi anni, ha continuato ad investire nella sua azienda e oggi i fatti le danno ragione. Oggi
l’Agriturismo Di Fiore ha una nuova stalla, nuovi animali, una fattoria
didattica ed è impegnata nell'ambito della biodiversità.
Il mio
viaggio virtuale è giunto al termine. Quello che non termina mai però è il mio
stupore nel vedere gli occhi di queste donne brillare quando raccontano la loro
esperienza. E’ fuoco vivo che alimenta il futuro.
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